C’è molta confusione in questo sport; all’inizio degli anni 70 negli USA, i praticanti di karate si sentivano frustrati nelle loro competizioni, per il fatto che non potevano continuare e portare a fondo le azioni di attacco nei vari combattimenti (karate point) e per i severi controlli insiti nel regolamento. Allora sono state migliorate le regole di sicurezza, sono state aggiunte le protezioni; quindi da una sintesi delle arti marziali con il pugilato inglese, nasceva nel 1974, il Full Contact (allora si chiamava Full Contact Karate) ad opera di Míke Anderson e Don e Judy Quine nella P.K.A.
Questa disciplina prevedeva in sintesi calci e pugni sopra la cintura. Un paio di anni dopo, nel 1976 il campione mondiale di Full Contact Benny “The Jet” Urquidez e il promoter Howard Hanson confrontandosi con gli asiatici, capirono la necessità di adattare il Full contact nelle discipline asiatiche, così con i giapponesi (che già avevano modificato la Muay Thai per le loro esigenze) lanciarono una nuova disciplina, che permettevano loro di competere con i Tailandesi, ed era un metodo di lotta basato su l’uso di pugni, calci e ginocchiate su tutto il corpo, togliendo quindi dalla boxe thai le tecniche di gomito e il clinch. I fratelli Urquidez, insieme ad Hanson fondarono la W.K.A.
Va ribadito quindi che la Kick Boxing proviene dal Giappone (K.B. japanese), la diffusione fu merito dei sopracitati americani ed in Europa, si diffuse grazie al merito dei maestri olandesi Jan Plaas e Thom Harinck, il tedesco Jeorg Brockner ed il francese Dominique Valera.
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